Numerose le attività di comunicazione realizzate per promuovere
la sostenibilità del pomodoro da industria italiano in Francia e Germania.
L’analisi di mercato sull’esportazione dei derivati di pomodoro italiani:
export in crescita del +4,2% in valore e del +6,4% a volume nel 2024
Parma, 26 marzo 2025 – Si è concluso il progetto «Tomato Sauce - Sustainable agriculture in central Europe», finanziato nell’ambito del programma Agrip-Simple-2022-IM-Sustainable del regolamento UE 1144/2014, condotto dall’OI Pomodoro da Industria Nord Italia per promuovere la conoscenza della sostenibilità dell’agricoltura europea, in particolare della filiera del pomodoro verso Francia e Germania, tra i principali paesi di destinazione delle conserve rosse italiane.
Il progetto, dalla durata biennale (marzo 2023-marzo 2025) ha visto il coinvolgimento di giornalisti, buyer e operatori del settore dei due Paesi attraverso molteplici attività di comunicazione realizzate per raccontare i 5 pilastri della sostenibilità, che guidano le attività dei soci dell’OI Pomodoro da Industria Nord Italia. Nella fase conclusiva del progetto, è stata condotta anche un’analisi di mercato sulle esportazioni di derivati del pomodoro italiani, con un focus su Francia e Germania. I risultati dell’analisi e del progetto Tomato SAUCE sono stati presentati alla conferenza stampa finale presso la sede dell’OI Pomodoro da Industria Nord Italia, a Parma, martedì 25 marzo.
I 5 pilastri del progetto
Il progetto Tomato SAUCE, con un budget complessivo di circa 200.000 euro, finanziato al 70% dall’UE, è stato costruito ascoltando direttamente le necessità comunicative degli operatori dell’OI Pomodoro da Industria Nord Italia, puntando su concetti trasversali e comuni a tutti i soci. Tomato SAUCE ha raccontato i 5 pilastri della sostenibilità ambientale e sociale alla base della produzione di concentrati, polpe e passate realizzati nel Nord Italia, dal campo alla trasformazione industriale: l’approccio olistico della filiera alla sostenibilità, che tiene conto dell’aspetto ambientale, economico e sociale; i metodi di produzione agricola integrata volontaria e biologica; la bassa impronta di carbonio, grazie alle ridotte emissioni durante il trasporto del pomodoro raccolto, data la distanza media di soli 60 km tra i campi e gli stabilimenti di trasformazione, e grazie all’uso sempre più diffuso di fonti rinnovabili energetiche nelle aziende; la riduzione della water footprint grazie a tecnologie per il risparmio idrico, tra cui l’irrigazione a goccia, l’uso di sonde in campo per il controllo dell’umidità e l’impiego di DSS e il riciclo delle acque nei sistemi industriali; la responsabilità sociale che passa attraverso il rispetto di tutti gli attori della filiera, in un territorio dove la norma è la buona occupazione. La filiera, infatti, non si concentra solo sulla sostenibilità ambientale, ma anche su quella sociale. La produzione in campo è interamente meccanizzata. Nella filiera i rapporti si svolgono nell’ambito dell’organizzazione interprofessionale, in cui le decisioni sono prese in modo paritetico tra parte agricola e industriale, con regole condivise di correttezza e trasparenza, che promuovono la ripartizione del valore lungo la filiera.
Comunicazione a 360°
Il progetto ha attuato un’articolata strategia di comunicazione, inviando newsletter e mailing list selezionate e comunicati stampa alle principali riviste di settore dei due Paesi target. La comunicazione digitale ha avuto un ruolo centrale con la realizzazione di un sito web dedicato e un’attività costante sui social media, in particolare su LinkedIn, con post e campagne pubblicitarie. Uno strumento innovativo è stata la produzione di una docuserie “Truemato”: cinque episodi pubblicati sul canale YouTube (https://www.youtube.com/@OIPomodoro), in cui gli operatori dell’OI Pomodoro da Industria Nord Italia hanno raccontato i 5 pilastri della sostenibilità, attraverso testimonianze dirette. L’OI Pomodoro da Industria Nord Italia ha inoltre organizzato dei press tour, ospitando a settembre dello scorso anno due delegazioni di giornalisti di prestigiose testate del settore food e food blogger, provenienti da Francia e Germania, per un’esperienza diretta sul campo. L’iniziativa ha offerto un’opportunità unica per far conoscere da vicino l’intera filiera produttiva del pomodoro del Nord Italia, dalle fasi di raccolta nei campi fino alla trasformazione nelle industrie.
La partecipazione alle principali fiere di settore – Anuga a Colonia nell’ottobre 2023, Cibus a Parma a maggio 2024 e Sial a Parigi nell’ottobre 2024 –, poi, ha consentito un contatto diretto con gli operatori del mercato, avvenuto sia attraverso la presenza diretta di OI Pomodoro Nord Italia sia tramite le aziende associate, grazie anche alla distribuzione dei materiali informativi.
Export, Francia e Germania primi paesi di destinazione
Durante la conferenza stampa finale presso la sede dell’OI Pomodoro da Industria Nord Italia sono stati presentati i dati relativi alle esportazioni italiane 2024 di derivati del pomodoro, elaborati da Vsafe, lo spin off dell’Università Cattolica responsabile della valutazione degli effetti del progetto Tomato SAUCE.
Nonostante la difficile campagna produttiva, anche nel 2024 è proseguito il trend di crescita a valore delle esportazioni italiane di pomodoro trasformato: nel complesso le esportazioni sono passate dai 3,25 miliardi di euro del 2023 ai 3,39 miliardi del 2024 con un incremento del +4,2%. In particolare, l’aggregato costituito da pomodori interi o in pezzi (pelati, polpe e pomodorini) ha raggiunto il valore di 1,66 miliardi di euro, con un incremento del +1,5%. I prodotti a base di pomodori preparati o conservati diversi da quelli interi o in pezzi, ovvero le passate e i concentrati, hanno toccato il valore record di 1,31 miliardi di euro (contro 1,22 del 2023) con un incremento del +6,8%, mentre l’aggregato ketchup e altre salse, rappresentato dai sughi pronti, è salito fino a 425 milioni di euro, con un incremento del 7,4%. Le esportazioni italiane di derivati del pomodoro nel corso del 2024 sono aumentate anche in volume rispetto al 2023, con un incremento pari al +6,4%.
Nel 2024, Germania e Francia risultano rispettivamente il primo e il terzo paese di destinazione dei derivati di pomodoro italiani all’estero, rispettivamente per un valore di 556 e 338 milioni di euro. Le esportazioni in valore verso la Francia sono risultate in aumento nel corso del 2024, mentre quelle verso la Germania hanno registrato un rallentamento.
Con riferimento alle passate e ai concentrati, in particolare, va tuttavia considerato che l’Austria è diventato il quarto paese di destinazione dei derivati del pomodoro italiani: nel 2024 le nostre esportazioni verso l’Austria hanno raggiunto il valore record di 110 milioni di euro, in forte aumento rispetto ai 75 milioni del 2023 e ai 34 milioni del 2022. Allo stesso tempo, l’Austria è diventata anche il terzo paese esportatore di questi prodotti verso la Germania, dopo Italia e Spagna, con un valore pari a 83,7 milioni nel 2024. Se si considerano le esportazioni italiane di passate e concentrati verso Germania e Austria nel loro insieme, quindi, si registra un incremento delle vendite del nostro paese anche nel 2024.
The two-year Tomato SAUCE project concluded.
Numerous communication activities were carried out to promote
the sustainability of Italian processing tomato in France and Germany.
The market analysis on the export of Italian tomato derivatives:
exports to grow by +4.2% in value and +6.4% in volume in 2024
Parma, 26 March 2025 - The project «Tomato Sauce - Sustainable agriculture in central Europe», financed under the Agrip-Simple-2022-IM-Sustainable programme of the EU Regulation 1144/2014, conducted by the IO Processing Tomato of Northern Italy to promote knowledge of the sustainability of European agriculture, in particular of the tomato supply chain towards France and Germany, which are among the main destination countries of Italian red canned tomatoes, has almost concluded.
The two-year project (March 2023-March 2025) involved journalists, buyers and sector operators from the two Countries through multiple communication activities carried out to tell the 5 pillars of sustainability, which guide the activities of the members of the Interbranch Organization of Processing Tomato of Northern Italy (IO). In the final phase of the project, a market analysis of Italian tomato derivatives exports was also conducted, with a focus on France and Germany. The results of the analysis and the Tomato SAUCE project were presented at the final press conference at the headquarters of the Interbranch Organization of Processing Tomato of Northern Italy, in Parma, on Tuesday 25 March.
The 5 pillars of the project
The Tomato SAUCE project, with a total budget of about 200,000 euro, 70% financed by the EU, was built by listening directly to the communication needs of the operators of the IO of Northern Italy, focusing on transversal concepts common to all members. Tomato SAUCE described the 5 pillars of environmental and social sustainability underlying the production of pastes, pulps and purees made in Northern Italy, from the field to industrial processing: the supply chain's holistic approach to sustainability, which takes into account the environmental, economic and social aspects; the voluntary agricultural production methods both integrated and organic; the low carbon footprint, thanks to the reduced emissions during transport of the harvested tomatoes, given the short average distance of only 60 km between the fields and the processing plants, and thanks to the increasingly widespread use of renewable energy sources on the plants; the reduction of the water footprint thanks to water-saving technologies, including drip irrigation, the use of in-field probes for moisture control and the use of DSS and water recycling in industrial systems; social responsibility that passes through the respect of all the actors in the supply chain, in an area where good employment is the norm. As a matter of fact, the supply chain focuses not only on environmental sustainability, but also on social sustainability. Production in the field is entirely mechanised. In the supply chain, relations take place within the interbranch organisation, where decisions are made equally between the agricultural and industrial parties, with shared rules of fairness and transparency, which promote the distribution of value along the supply chain.
360° communication
The project implemented a structured communication strategy, sending out newsletters and selected mailing lists as well as press releases to leading trade magazines in the two target countries. Digital communication played a central role with the creation of a dedicated website (oipomodoronorditalia.it/en) and a constant activity on social media, particularly on LinkedIn, with posts and advertising campaigns. An innovative tool was the production of a docu-series ‘Truemato’: five episodes published on the YouTube channel (https://www.youtube.com/@OIPomodoro), in which the operators of the IO of Northern Italy talked about the five pillars of sustainability, through direct testimonies. The Interbranch Organization also organised press tours, hosting in September last year two delegations of journalists from prestigious food sector publications and food bloggers from France and Germany for a direct experience in the field. The initiative offered a unique opportunity to get a closer look at the entire tomato production chain in Northern Italy, from harvesting in the fields to processing in the industries. Participation in the main trade fairs in the sector - Anuga in Cologne in October 2023, Cibus in Parma in May 2024 and Sial in Paris in October 2024 - then allowed direct contact with market operators, which took place both through the direct presence of the Interbranch Organization representatives and through its member companies, thanks also to the distribution of information materials.
Export, France and Germany first destination countries
During the final press conference at the headquarters of the Interbranch Organization of Processing Tomato of Northern Italy, data on Italian exports 2024 of tomato derivatives were presented, elaborated by Vsafe, the spin-off of the Università Cattolica responsible for evaluating the effects of the Tomato SAUCE project.
Despite the difficult production campaign, the growth trend in value of Italian processed tomato exports continued in 2024: overall, exports rose from 3.25 billion euros in 2023 to 3.39 billion in 2024, an increase of +4.2%. In particular, the aggregate consisting of whole or in pieces tomatoes (peeled tomatoes, pulps and cherry tomatoes) reached a value of €1.66 billion, with an increase of +1.5%. Prepared or preserved tomato products other than whole or in pieces tomatoes, i.e. purees and pastes, reached a record value of €1.31 billion (compared to €1.22 billion in 2023), with an increase of +6.8%, while the aggregate of ketchup and other sauces, represented by ready-made sauces, rose to €425 million, with an increase of 7.4%. Italian exports of tomato derivatives in 2024 also increased in volume compared to 2023, with an increase of +6.4%.
In 2024, Germany and France were respectively the first and third destination countries for Italian tomato derivatives abroad, worth €556 million and €338 million respectively. Exports in value to France increased in 2024, while those to Germany slowed down. With reference to purees and pastes, in particular, it should be noted, however, that Austria has become the fourth largest destination country for Italian tomato derivatives: in 2024, our exports to Austria reached a record value of 110 million euro, a sharp increase compared to 75 million in 2023 and 34 million in 2022. At the same time, Austria has also become the third largest exporter of these products to Germany, after Italy and Spain, with a value of 83.7 million in 2024. So, considering Italian exports of tomato purees and pastes to Germany and Austria as a whole, therefore, our country's sales will also increase in 2024.