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Il ruolo dell’interprofessione nella filiera del pomodoro da industria, l’editoriale su Terra e Vita n. 19/2023

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Nell'editoriale di Terra e Vita n. 19/2023 il presidente dell'Organizzazione interprofessionale Pomodoro da industria del Nord Italia Tiberio Rabboni spiega perché l'Oi è così importante per tutta la filiera dell'oro rosso: Pomodoro da industria, il valore dell'interprofessione - Terra e Vita (edagricole.it)

"Perché l’Organizzazione interprofessionale resta un valore aggiunto per la competitività della filiera del pomodoro da industria del Nord Italia, anche e soprattutto, in periodi problematici come quello che stiamo attraversando? La domanda non è oziosa. Intanto va sgombrato il campo dall’equivoco in cui cadono gli osservatori più superficiali: nelle interprofessioni non ci si può accordare per contratti quadro, per prezzi e per commercializzare materia prima e trasformati. È vietato. Il Regolamento europeo 1308/2013 agli articoli 158 e 210 lo stabilisce con nettezza a protezione della concorrenza nel mercato dell’Unione.

 

Allora, a cosa serve l’Interprofessione? Per saperlo basta leggere gli articoli del regolamento citati in precedenza. Qui però non vogliamo trattare le interprofessioni in generale. Ci limitiamo a quella del pomodoro da industria del Nord Italia, voluta da Op e industrie, oggi rappresentate al 100%, soprattutto per un motivo: assicurare lealtà, trasparenza e pari opportunità alle relazioni contrattuali e commerciali tra gli attori della filiera. Come? Da un lato chiamando l’Interprofessione a vigilare sul rispetto delle “regole condivise”, sottoscritte da tutti i soci al momento dell’adesione all’Oi, dall’altro vigilando e supportando, su mandato dei firmatari, la corretta e omogenea attuazione del contratto quadro annuale interregionale.

Le regole condivise stabiliscono che per gli aderenti all’Organizzazione interprofessionale il sistema contrattuale sia di norma basato su singoli contratti di fornitura coerenti con i contenuti stabiliti dal contratto quadro d’area. Non solo. Fissano i parametri su cui valutare la qualità della materia prima, i termini di pagamento, i criteri per la valutazione della conformità e congruità dei contratti di fornitura, i controlli, le sanzioni, le attività di supporto alla programmazione produttiva.

Il contratto quadro, da parte sua, recepisce in premessa le regole condivise e demanda all’Interprofessione, quale soggetto terzo tra le parti firmatarie, le attività di vigilanza, controllo e implementazione dei suoi contenuti. Queste attività sono la verifica della conformità e congruità dei singoli contratti rispetto al contratto quadro, la verifica delle superfici effettivamente trapiantate, l’analisi dei trapianti con proiezione dei tempi di consegna, report settimanali sulle consegne, la gestione dei controlli a sorpresa, la formazione degli addetti ai comitati paritetici per il controllo della qualità, arbitrati interni, la verifica della regolarità dei pagamenti delle industrie nei confronti delle Organizzazioni dei produttori e di queste nei confronti dei soci produttori, la verifica delle idonee garanzie per il rientro dei pagamenti arretrati, le analisi dei prodotti finiti, delle scelte varietali e del costo della materia prima, i vari report finali.

Chiunque può capire che un sistema così regolato garantisce a tutti i partecipanti certezze di opportunità e vantaggi competitivi altrove solo auspicati o immaginati e che forse nel nostro paese le interprofessioni e i contratti quadro dovrebbero essere maggiormente sostenuti e incrementati."

terraevita.edagricole.it/editoriale/pomodoro-da-industria-il-valore-dellinterprofessione/#

 

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