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Sostenibilità

sostenibilità

La filiera dell’OI Pomodoro da Industria del Nord Italia è la prima filiera agroalimentare ad avere calcolato la PEF (Product Environmental Footprint), ovvero l’impronta ambientale di prodotto come intera filiera, lo strumento più innovativo previsto dall’UE per il calcolo dell’impatto sull’ambiente. Sono stati analizzati e valutati ben 14 parametri ambientali (come energia, Co2, acqua, agrofarmaci…) per la produzione di 1 kg di concentrato, 1 kg di polpa e 1 kg di passata. Le fasi analizzate sono state tutte quelle della filiera: dal seme alla piantina, dalla coltivazione al trasporto dal campo agli stabilimenti di lavorazione, dalla trasformazione sino al packaging e all’utilizzo finale del prodotto. Lo studio è stato condotto nell’ambito del Progetto Life Prefer condotto dalle regioni Lombardia ed Emilia-Romagna.


Lo studio Life Prefer ha permesso di conoscere che la distanza media nel Nord Italia tra il campo di coltivazione del pomodoro e lo stabilimento di trasformazione è di soli 60 km; che il consumo di acqua per produrre 400 grammi di passata, l’equivalente di una pasta per tre persone, è pari a quello di una doccia; che l’energia elettrica necessaria equivale a quella che serve per un ciclo di una lavatrice classe A e che la produzione di Co2 è la stessa di un’auto che percorre 1,5 km.

Risultati del progetto LifePREFER
LifePREFER

Produzione Integrata e Biologica

Tutto il nostro pomodoro viene coltivato con tecniche rispettose dell’ambiente: il 10% a produzione biologica ed il restante 90% a produzione integrata, una metodologia che consiste nell’equilibrato utilizzo di tecniche agronomiche ed irrigue, di fertilizzanti ed agrofarmaci così da garantire prodotti sani per l’uomo e in modo da ridurre l’impatto ambientale delle colture. La produzione integrata segue disciplinari che raccolgono indicazioni utilizzabili da agricoltori e tecnici per ottenere un pomodoro salubre con un ridottissimo utilizzo di agrofarmaci selezionati tra quelli a minor impatto tra le tipologie consentite dalla legge.


I servizi fitosanitari regionali indicano i prodotti fitosanitari ammessi e i più efficaci criteri di intervento. Le linee di difesa sono aggiornate attraverso la valutazione dei prodotti fitosanitari presenti sul mercato e l’attuazione di specifici programmi di ricerca e sperimentazione sulle principali avversità che coinvolgono centri di ricerca e organizzazioni di produttori.