Il Piano Strategico nazionale della PAC 2023-27 accoglie le istanze dell’OI e della filiera del pomodoro da industria
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- 16 Dicembre, 2022
IL PIANO STRATEGICO ITALIANO DELLA PAC 2023-27 E LA UE ACCOLGONO LE ISTANZE DELLA FILIERA DEL POMODORO DA INDUSTRIA. LA SODDISFAZIONE DEL PRESIDENTE DELLA INTERPROFESSIONE DEL NORD ITALIA
Lo scorso 2 dicembre 2022 la Commissione europea ha approvato in via definitiva il Piano strategico italiano della PAC 2023-2027. Il testo approvato dopo un lungo e impegnativo confronto tra Ministero dell’Agricoltura, Regioni ed uffici di Bruxelles, ha visto accolte le due principali istanze presentate, a suo tempo, dall’Interprofessione del pomodoro da industria del Nord Italia, d’intesa con quella del Centro-Sud, ovvero la conferma della misura del premio accoppiato ad ettaro per le superfici coltivate a pomodoro e la possibilità per i produttori di pomodoro di migliorare la sostenibilità ambientale delle coltivazioni attraverso l’accesso, inizialmente non previsto, agli aiuti agroambientali supplementari dei cosiddetti “Eco-Schemi”.
Il Presidente dell’Organizzazione Interprofessionale del pomodoro da industria del Nord Italia, Tiberio Rabboni, appresa la notizia, ha commentato “Desidero, a nome dell’intera filiera, ringraziare per la disponibilità, l’attenzione e l’ascolto gli uffici del Ministero, la Regione Emilia-Romagna e le altre Regioni italiane interessate. Nei loro confronti siamo stati, forse, particolarmente insistenti. Il fatto è che le nostre istanze, oltre ad essere pienamente giuste e giustificate, rappresentavano la possibilità di una parzialissima compensazione delle pesanti perdite economiche previste per i produttori storici di pomodoro dai nuovi titoli PAC 23-27. L’accoglimento delle nostre proposte non è mai, peraltro, apparso scontato. La Commissione europea in sede di primo esame del Piano italiano obiettò che la redditività della coltura pomodoro non giustificava un premio accoppiato. Una affermazione che abbiamo puntualmente smentito esibendo serie storiche di dati ufficiali e analisi terze sulla effettiva redditività. Lo stesso per quanto riguarda la iniziale esclusione dagli aiuti agroambientali supplementari della coltivazione del pomodoro da industria. Anche in questo caso, con il prezioso supporto del nostro consulente scientifico, Prof. Gabriele Canali, abbiamo documentato al Ministero l’impegno permanente al miglioramento della sostenibilità ambientale che caratterizza l’intero comparto e filiera, vale a dire nuovi e ulteriori traguardi per biologico, produzione integrata, minimizzazione dei consumi irrigui, arricchimento della sostanza organica dei terreni, riduzione delle emissioni di CO2, ecc. Da tutto ciò deriva una più che legittima soddisfazione “.
Disposizioni estratte dal Piano Nazionale PAC 2023-2027
“Sostegno accoppiato”:
agricoltori in attività che coltivano pomodoro da trasformazione secondo le normali condizioni di coltivazione, su superfici impegnate in un contratto di fornitura, aderenti ad una organizzazione di produttori riconosciuta. I contratti di fornitura sono depositati a cura della organizzazione dei produttori presso l’organismo di coordinamento entro il termine ultimo di presentazione della domanda, e il produttore associato allega alla domanda l’impegno di coltivazione in essere con la propria associazione. I contratti devono essere informatizzati a cura dell’organizzazione di produttori di riferimento, secondo le modalità organizzative definite dall’organismo di coordinamento. Inoltre, al più tardi entro l'anno di domanda 2024, sarà richiesto di utilizzare esclusivamente materiale di propagazione certificato. Le colture che non raggiungono la fase di piena maturazione del frutto a causa delle condizioni climatiche eccezionali riconosciute, sono ammissibili all’aiuto a condizione che le superfici in questione non siano utilizzate per altri scopi fino alla suddetta fase di crescita.
Sostegno accoppiato Pomodoro Importo unitario ettaro previsto euro 173,64
Ettari 60.205
Ettari 23-27: 301.025,00
Dote finanziaria annuale (2023): 10.453.769,00
“Eco-Schema 4”:
L’eco-schema “Sistemi foraggeri estensivi con avvicendamento” intende favorire l’introduzione in un avvicendamento almeno biennale di colture leguminose e foraggere, nonché colture da rinnovo con l’impegno alla gestione dei residui in un’ottica di carbon sink. Stabilisce impegni annuali e si applica alle superfici nazionali a seminativo in avvicendamento.
Complementarietà con altri interventi: è possibile combinare sulla medesima superficie l’adesione ad ECO-4 con l’adesione ad altri interventi (eco-schemi, interventi settoriali e interventi agro-climatico-ambientali) complementari e compatibili posto che in ogni caso viene assicurata la non duplicazione dei pagamenti per gli impegni che si sovrappongono. Inoltre ECO-4 è cumulabile con gli interventi della Produzione integrata e dell’Agricoltura biologica previsti all’interno dello sviluppo rurale (SRA01 e SRA29) o all’interno dei programmi operativi settoriali. Il sostegno è concesso per tutta la superficie oggetto d’impegno come pagamento annuale sotto forma di pagamento compensativo.
L’importo unitario è pari a: 110,00 euro/ha su tutta la superficie sotto impegno.
L’importo unitario è maggiorato per le Zone Vulnerabili da Nitrati di origine agricola (ZVN) e nelle zone Natura 2000